La storia di Babbo Natale

Di Ruggero Ravelli

Babbo Natale è il personaggio che distribuisce doni ai bambini nella notte della vigilia di Natale, presente in tante culture.

Deriva da San Nicola vescovo di Myra (nell’odierna Turchia) dove si dice che trovò cinque  bambini rapiti e uccisi da un oste,  li riportò in vita: da lì fu considerato protettore dei bambini, è  il protagonista di diversi racconti che cambiano in ogni Paese.

babbo_natale1Ad esempio in Germania si pensa che nel periodo natalizio il Dio Odino preparasse una grande battuta di caccia e la gente del posto doveva lasciare un paio di stivali in cui mettevano il cibo per il suo cavallo volante: Sleipnir.                                                            Nella tradizione nordica egli viene raffigurato come un pastore liturgico, con un vestito religioso come se fosse un papa, viaggia con una capra con la quale distribuisce i regali.

Nella vigilia di Natale in molti paesi si fanno delle offerte: negli Stati Uniti ad esempio si preparano delle offerte (del tipo carote per le renne, latte e biscotti ecc.) e al loro posto si troveranno dei regali, ma secondo la tradizione ci si deve comportare bene tutto l’anno per far si che Babbo Natale porti i regali solo ai bambini buoni, mentre a quelli cattivi porterà  il carbone.

Nei paesi anglofoni viene chiamato Santa Claus. Il Babbo Natale di oggi rappresenta il portatore di doni di ispirazione religiosa e popolare così come venne raffigurato per la prima volta nel XVII secolo in Inghilterra descritto come un signore barbuto e corpulento vestito di un lungo mantello verde e ornato di pelliccia. Charles Dickens lo usò per rappresentare lo spirito  del  Natale presente, nel suo famoso libro: Christmas Carol

 

Regali di Natale. I nostri consigli per gli acquisti

di Isabella Lanzoni

Il Natale è alle porte e tutti aspettiamo gioiosamente il suo arrivo. Tra le città e le case si respira l’aria natalizia e i negozi già provvedono a suggerirci i migliori regali per questa festività. Tutti però ci chiediamo che regalo potremmo fare ai nostri cari, perché sia davvero gradito. Ecco qua dei suggerimenti.

Regali per bambine

Tra i regali più amati dalle bambine ci sono senz’altro le bambole. In particolare, un genere che sta spopolando sono le Lol Surprise, bambolette a volte componibili che partono, se in  versione “Lil”, cioè “piccola”, dal costo di 15 euro.lol surprise

C’è anche un pack grande di LOL che si può ordinare su Amazon o acquistare nei negozi, che contiene giochi e bambole di questo tipo (se si ordina da Amazon si avrà la spedizione gratuita).Poi abbiamo le Barbie, bambole convenienti, belle e resistenti. I modelli delle Barbie si dividono in due tipi: quelle da collezione, sconsigliate per le più piccole, e quelle da gioco e da divertimento, consigliate per le bimbe di ogni età, come “Barbie Magia delle Feste”. L’età media per il genere “bambole” va dai 5 ai 9 anni.

Regali per bambini

Per i maschietti,  uno dei regali ideali è senz’altro un fucile NERF. I Nerf sono delle pistole giocattolo a scopo di divertimento. Ne esistono di vario tipo, sia ad acqua che a proiettili di gomma;sono giochi ancora molto desiderati, anche se sono sul mercato già da qualche anno. Se il destinatario non ha mai provato un Nerf, consiglio di partire dal modello “Stronger”, che fa capire al bambino il funzionamento di queste armi da divertimento. Se invece il destinatario ha già giocato con i Nerf, possiamo regalargli un tipo più grande e più complicato da maneggiare e da montare.

Ma un grande classico, intramontabile per i bambini di ogni età, maschi o femmine che siano, è rappresentato dai LEGO, i famosi mattoncini educativi con cui si può dar sfogo alla fantasia e divertirsi.lego.jpg Esistono moltissime confezioni per riprodurre perfettamente qualsiasi personaggio o ambientazione vi venga in mente, con istruzioni con diversi livelli di difficoltà; ma ciò che mi sento vivamente di consigliare, sono le confezioni con mattoncini di diversa forma e colore che lasciano libero spazio alla creatività di ogni bambino, senza fornire modelli impostati.

Regali per ragazzi e per ragazze

Per gli adolescenti saranno certamente graditi regali legati agli abiti e agli accessori oppure all’elettronica. Per le ragazze, sono molti i negozi di abbigliamento dove si possono trovare capi a prezzo contenuto e davvero molto carini. Inoltre, per le ragazze alcuni  dei suggerimenti riguardano gioielli o trucchi, che sono sempre apprezzati. Per i ragazzi invece, possono andar bene le console di giochi elettronici più in voga, come la Nintendo Switch, oggi anche in versione Lite (più economica ma senza la possibilità di separare i joycon), la PS4 e la x – Box.nintendo switch.jpg

Per tutti… gli oggetti del desiderio rimangono smartphone e tablet dotati di grande memoria e fotocamere ad alte prestazioni per tutte le attività collegate alla gestione dei social.

E dopo questi consigli … Buon Natale a tutti, con la certezza che solo un dono fatto con la sincerità dei propri sentimenti, anche se di poco valore, può rendere  veramente felici.

 

ITALIA BEACH SOCCER…IL SOGNO SVANISCE IN FINALE

Di Michele Colella

Il 21 Novembre di quest’anno è iniziato il mondiale di beach soccer che si è svolto in Paraguay.

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Il calcio da spiaggia (in inglese beach soccer) è uno sport derivato dal gioco del calcio e simile ad esso, ma giocato sulla sabbia.

I Paesi qualificati al mondiale sono stati: Paraguay, Brasile, Russia, Tahiti, Italia, Portogallo, Giappone, Senegal, Svizzera, Messico, Nigeria, Emirati Arabi Uniti, Oman, Stati Uniti, Uruguay, Bielorussia.

Queste squadre sono state divise in gruppi da 4, ma solo Giappone, Svizzera, Italia, Uruguay, Senegal, Russia, Brasile, Portogallo sono riuscite a passare la fase a gironi.

Dopo aver superato il girone di qualificazione, la nostra nazionale ha affrontato ai quarti di finale la Svizzera imponendosi con un risultato di 5-4, da sottolineare la grande prestazione di Zurlo, autore di 4 reti. La nazionale italiana ha affrontato in semi-finale la temibile Russia, che nella partita precedente ha eliminato i campioni in carica del Brasile, ma grazie alle strepitose prestazioni di Gori e Ramacciotti è riuscita a vincere 8-7.

Il 1 Dicembre giorno della finale svoltasi nella beach arena di Los Pynandi Stadium la nostra nazionale ha affrontato il Portogallo, ma al termine dei 3 tempi regolamentari la nazionale lusitana ha avuto la meglio con il risultato di 6-4.portogallo_michelecolella

Per saperne di più sul beach soccer clicca qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Beach_soccer

Il nuovo genere musicale: la trap

Di Giulio Bartolini e Loris Franco Loreti

La TRAP è un’ alternativa al rap. Si ritiene che il primo album con sonorità “trappeggianti”sia stato IL RAGAZZO D’ORO di Gue Pequeno.

Ma MARUEGO fu il primo a portarlo in Italia con CIOCCOLATA ,considerata TRAP per le tematiche di droga ,spaccio e l’uso massiccio di AUTOTUNE.

Visualizza immagine di origine

 

TRAP ITALIANA

Nella trap italiana i temi trattati sono vari:come ad esempio la droga trattata da SFERA EBBASTA(con CINY e RAPINA),la povertà e la vita di strada trattata da Achille Lauro, i beni materiali derivati dallo spaccio di stupefacenti e attività illecite svolte dagli stessi artisti  della DARK POLO GANG ma senza  SIDE BABY, trattano temi più semplici.Però con questi temi  sono spuntate anche le critiche perché “promuovono” l’uso di droghe.

CineMania: la Disney stupisce con il nuovo Frozen

di Rachele Paletti

Per quelli come me, che avevano sei anni quando hanno visto al cinema il film di animazione Frozen – Il regno di ghiaccio dove abbiamo conosciuto le protagoniste del cartone, pensavamo di saperne ormai tutto… e invece ecco che, nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, è uscito il sequel della storia: Frozen 2 – Il segreto di Arendelle.

Così in questi giorni, tutti gli appassionati del capolavoro Disney, sono tornati al cinema con l’obiettivo di scoprire qualcosa in più sui poteri di Elsa e riprovare quelle stesse emozioni che, a distanza di qualche anno, sono rimaste molto vivide.

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La trama e i temi affrontati

La storia inizia con una voce che attira la regina Elsa verso la foresta incantata. La protagonista, insieme alla sorella Anna, con Kristoff, la renna Sven e il pupazzo di neve Olaf, iniziano un viaggio alla scoperta degli spiriti che sono stati imprigionati oltre la diga che protegge la città di Arendelle e che Elsa ha risvegliato per sbaglio senza sapere del loro intento di distruggere la vita in tutto il regno, a causa della diga rivelata un inganno.

Se il tema forte del primo film era stato il legame tra le due sorelle, pronte a sacrificarsi per proteggere l’un l’altra e la stessa comunità, e il film puntava molto su valori come l’amicizia e la lealtà tra i coprotagonisti, in Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, i temi principali diventano il viaggio e la scoperta. Il lungo e ignoto percorso, infatti, conduce Elsa e Anna a scoprire ancora una volta cosa si nasconde fuori da Arendelle e, soprattutto, qual è la verità sulla loro natura e sui loro genitori.

Conclusioni

In questa avventura la Disney è riuscita a dare il meglio grazie alla magia delle animazioni: la natura prende vita più volte e lo fa in maniera magnifica, così come tutte le animazioni facciali dei protagonisti raggiungono dei livelli di realismo assoluto, regalando quel senso di avventura e di azione che nel primo film era secondario rispetto alla tematica dell’amore fraterno e delle paranoie di Elsa causate dalla sua diversità.

Quindi fantastici effetti speciali, anche se sono lontane le emozioni del primo film quando, nello scoprire i poteri di Elsa, lacrime di commozione hanno fatto da sfondo all’amore tra sorelle capace di sciogliere un cuore di ghiaccio.

Consigliatissimo da vedere, per tornare un po’ bambini!

 

High School Program,un nuovo modo di imparare

di Benedetta Calvo e Sofia Russo

Esistono molti modi per compiere un’esperienza di studio diversa. Uno di questi è l’anno all’estero durante le scuole superiori.

Il programma della scuola superiore permette di trascorrere un trimestre, un semestre o un intero anno in una  meta estera, purché convenzionata con l’istituto di riferimento. Per partecipare a questo progetto si devono avere dai  14 ai 18 anni ed essere iscritti ad una scuola italiana.

L’High School Program è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della Repubblica Italiana, e regolato dal Miur. L’alunno risulterà assente giustificato e potrà essere riammesso presentando la pagella che gli verrà consegnata nell’ente straniero.

Durante il periodo all’estero il ragazzo potrà essere ospitato da una famiglia selezionata o alloggiare presso il campus della scuola (Boarding School).

Studiare in un’High School è il sogno di tanti ragazzi che potranno vivere un’esperienza educativa e didattica unica nel suo genere. L’alunno trascorrerà un periodo scolastico al pari di uno studente locale, integrandosi nelle attività educative, sportive, di volontariato e avrà la possibilità di comporre il proprio piano didattico. Il ragazzo si approccerà ad una nuova realtà, a un sistema scolastico diverso. Per esempio, nelle scuole al di fuori dell’Italia non esistono degli indirizzi specifici.

Dimentica le ore di studio sui libri e inizia ad immaginare le diverse reazioni tra gli elementi o le leggi della fisica con esperimenti in laboratorio!

Oltre allo studio potrai far parte di squadre sportive, recitare o cantare. Queste attività sono fatte esclusivamente a scuola al fine di integrarsi con gli altri studenti.

Una parte importante di questo programma è la famiglia ospitante, che viene attentamente selezionata dai partner all’estero. Oltretutto, per loro, potresti rappresentare una fonte di crescita culturale. Sarà la famiglia a scegliere lo studente che dovranno ospitare, infatti, avranno accesso ai dossier di ogni ragazzo.

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Cosa devo fare per partecipare a questo programma?

La risposta è semplice. Prima di tutto ci si deve rivolgere ad un’agenzia specializzata (WEP, YouAbroad, Intercultura, EF) che ti indicheranno l’esperienza più adatta per te. Una volta eseguito il colloquio si deve compilare un questionario online e sostenere un test psicologico per riflettere sull’esperienza desiderata, per la quale servono maturità, motivazione, flessibilità e stabilità emotiva.

Una volta completata l’iscrizione l’agenzia interagirà con te e la tua famiglia per preparare la documentazione e gestire le fasi pre-partenza. Vi assisterà anche durante la procedura di ottenimento del visto studentesco. Poco prima della partenza ci sarà un evento informativo molto importante, in cui si spiegheranno le regole e si daranno informazioni indispensabili.

Ecco dei motivi per cui partire:

  1. Imparerai ad adattarti a una realtà diversa
  2. Ti aiuterà a scoprire chi vuoi diventare
  3. Acquisirai sicurezza in te stesso
  4. Sarà una fonte di crescita personale
  5. Imparerai la lingua in modo naturale

Oggi sono una persona diversa, la persona che desideravo diventare, una ragazza indipendente, capace di vivere ogni attimo come se fosse l’ultimo, assaporandone ogni dettaglio”  citazione di Greta P., semestre in Nuova Zelanda con YouAbroad.

Botti di Capodanno, si lavora ad una soluzione per il 2020

di Melissa Fedullo

Nonostante le feste natalizie siano finite da un po’, risuona ancora l’eco delle polemiche inerenti ai danni causati dai botti di capodanno.  Notizia di qualche giorno fa sono i commenti del bilancio ufficiale della Polizia di Stato per questo ultimo dell’anno: 216 feriti (di cui 41 minorenni), tra cui 13 gravi.

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Le campagne di sensibilizzazione insieme al divieto di utilizzare botti e petardi, sancito da quasi tutte le città italiane, sono stati abbondantemente ignorati. All’inizio del 2019 i feriti sono 658, contro i 519 del 2018, i casi più seri sono stati registrati a Milano Benevento. Tra questi ricordiamo una donna di 37 anni colpita al petto dall’esplosione di un razzo e oggi viva per miracolo dopo un’importante operazione chirurgica, o le numerose persone che hanno riportato lesioni agli occhi e al volto. Per tutte queste ragioni e per la gravità di una situazione che negli anni non accenna a ridimensionarsi, le forze dell’ordine di concerto con il Governo stanno già lavorando per mettere a punto delle serie misure restrittive che possano fermare per sempre questi episodi drammatici.

CinemaMania: un Natale per mostri

di Edoardo Lalicata

Nightmare before Christmas” è un film del 1993 diretto da Henry Selick e ideato da Tim Burton. Il film è realizzato in stop-motion , cioè usando dei pupazzi mossi a mano che, di fotogramma in fotogramma, vengono mossi dagli animatori. Il lungometraggio fa il suo debutto nel cinema statunitense il 29 ottobre del 1993,  mentre sugli schermi italiani esce il 5 dicembre del 1994. La storia comincia nel paese di Halloween, un mondo immaginario dove vivono tutti i mostri della famosa omonima ricorrenza.

Risultati immagini per the nightmare before christmasIl leader di questo paese è Jack Skeletron, re delle zucche e spirito di Halloween, infatti la festività viene sempre organizzata da lui insieme al “Sindaco” durante l’intero anno. Ma Jack è stanco di continuare a celebrare la stessa festa ogni anno, così gli capita spesso di aggirarsi per il cimitero accompagnato dal suo cane Zero e cantando la canzone “Re del blu re del mai” in cui esprime tutta la sua noia. Un giorno, proprio mentre è intento a cantare, Jack viene seguito di nascosto da una bambola umana di nome Sally, segretamente innamorata di lui perché non riesce a svelargli i suoi sentimenti. Dopo questo episodio Jack si avventura nella foresta per riflettere e finisce nel mezzo della boscaglia dove vede ben sette porte che hanno accesso sulle “città delle feste”. Jack viene incantato e poi risucchiato da una porta a forma di albero di natale, si ritrova nel Paese di Natale pieno di luci, regali, dolci e felicità. Non voglio andare oltre per evitare di rovinare la sorpresa. Chiunque pensi che questo sia un film horror si sbaglia di grosso, nonostante il protagonista sia un mostro di Halloween trasmette molta umanità. Devo ammettere che è stata coraggiosa l’idea di inserire in un film dedicato al Natale, delle creature mostruose, benché siano convincenti l’animazione e l’interpretazione degli attori. In parole povere questo è un capolavoro degno di merito, è incredibile che per essere ispirato al regista Burton è bastato vedere un negozio che scambiava le decorazioni di Halloween con quelle di Natale. È proprio il caso di dire che questa volta la Disney si è fatta sfuggire un bel capolavoro.

Per chi suona la campana, la triste realtà di Ernest

di Edoardo Lalicata

“Per chi suona la campana” è un romanzo di Ernest Hemingway che si basa su fatti realmente accaduti e che egli stesso ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutto iniziò nel 1940 sulle montagne della Spagna dove troviamo Robert Jordan (alterego di Ernest), un giovane soldato americano partito volontario per una missione: far saltare un ponte vitale per le forze franchiste. Qui Robert fa la conoscenza di Anselmo, un rivoluzionario che lo conduce al suo accampamento, del capogruppo Pablo, dello zingaro Rafael e di Maria, una giovane ragazza di cui si innamora. Iniziamo con i punti forti della trama: questo racconto man mano che si va avanti rivelerà sempre più sorprese, ci farà capire il rapporto fra i personaggi principali e secondari, ci racconterà le storie precedenti alla guerra e la vita antecedente dei personaggi e ognuno di essi si rivelerà più interessante e misterioso di quello precedente. 

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Purtroppo questo racconto di guerra presenta anche delle falle: per iniziare il linguaggio scurrile e volgare, i racconti macabri e crudeli dei personaggi, i complotti e le scene di tradimento e carneficina. Nonostante questi punti deboli, il libro presenta una spirale di emozioni e  sentimenti  molto coinvolgenti e reali: ci presenta una realtà che noi non abbiamo mai conosciuto, dove sono esistite persone che hanno versato sangue e sudore nella speranza di sfuggire alla guerra, rimanendone invece sempre più coinvolti.

Alcuni sono poi sopravvissuti con una cicatrice mai dimenticata, altri sono morti, alcuni ancora sono rimasti segnati a vita. Consiglio a tutti di leggere i racconti di Ernest, un uomo che è riuscito a sfuggire a questa realtà e che ha avuto il coraggio di narrarla.

Violenze nelle scuole, l’ultimo caso avvenuto ai Castelli Romani

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Ci troviamo a parlare di un altro caso di maltrattamento su minori nelle scuole italiane, accaduto qualche giorno fa a Roma. Presso l’area dei Castelli Romani, tre maestre e una collaboratrice scolastica sono state ritenute responsabili di strattonamenti, offese verbali e colpi alla testa; questi gesti causano nei bambini delle sofferenza e un disagio continuo. Le quattro donne sono state arrestate e il giudice per le indagini preliminari descrive un grave quadro indiziario, ritenendole responsabili di “sopraffazione sistematica” nella loro attività lavorativa.

Purtroppo questo non è l’unico caso, solo nello scorso anno sono state registrate almeno una decina di questi gravi episodi. Uno di questi è successo a Manfredonia, in provincia di Foggia, dove una docente di 61 anni maltrattava i bambini nella scuola materna perché non restavano seduti, in silenzio o addirittura perché sbagliavano a colorare.

Altro caso a Santa Croce, nei pressi di Reggio Emilia, dove una maestra d’asilo accusata di maltrattamenti psicologici e fisici su bambini intorno ai 4 anni, è stata sospesa per 6 mesi dall’ insegnamento. La misura cautelare di interdizione dai pubblici uffici e divieto di insegnare in qualsiasi scuola è stata applicata dal Gip di Reggio Emilia.“Piangi pure, non mi interessa sentirti piangere” è una delle tante frasi pronunciate dalla docente ad un suo alunno, inoltre in molti video sono stati ripresi i bambini strattonati in modo violento, presi per i capelli o addirittura per il collo; l’insegnante li rovesciava dalla brandina per il riposino pomeridiano, accompagnando il tutto con pizzicotti alle gambe e alle braccia, causando dei lividi. Una madre, per fortuna, si era accorta di tali maltrattamenti sulla figlia e ha denunciato subito l’accaduto.

Al momento la Lombardia è la prima regione d’Italia ad aver preso un’iniziativa che serve a tutelare i minori nelle scuole nidi, con un’installazione degli impianti di videosorveglianza. L’assessore alla Famiglia Silvia Piani ha spiegato come – affinché i bambini vengano tutelati – c’è bisogno di telecamere a circuito, rassicurando che i filmati saranno resi disponibili soltanto all’ autorità giudiziaria.