di Karola Bottiglieri
Si parla da tempo del 2018 come un anno “per i giovani”: Papa Francesco spesso ha parlato in questi termini.
L’invito del Pontefice è quello di “rileggere la Chiesa attraverso gli occhi delle nuove generazioni”, proprio in linea con il tema scelto per questo nuovo anno: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Troppe volte i giovani si lasciano trasportare dai dubbi e dai vizi attuali, senza più saper fare riferimento alla propria coscienza. Proprio per questo Bergoglio ha chiesto la partecipazione attiva di tutti i giovani, anche di quelli appartenenti ad altre confessioni religiose.
Lo scorso 21 dicembre il Pontefice ha riunito la Curia romana per sensibilizzare tutti i cattolici verso i problemi dei giovani di oggi, ponendo l’attenzione soprattutto sui rapporti intergenerazionali.
Solo così è possibile gettare le basi per un “mondo di domani” dove i giovani possano realizzare un futuro migliore.
La Chiesa ha bisogno di mettere al centro della propria riflessione le nuove generazioni. Per questo sono state organizzati degli incontri: dal 19 al 24 marzo si terrà un meeting a cui sono invitati tutti i giovani provenienti dalle varie parti del mondo, credenti e non; l’11 e il 12 agosto tutti i giovani italiani si daranno appuntamento a Roma per un incontro con il Papa.
(Immagine da La Repubblica)
Il 22 aprile, inoltre, si terrà la Giornata Mondiale dalla preghiera e delle vocazioni, per trasmettere alla gioventù il valore dell’ascolto della parola di Dio.
“I giovani sono come vele e non devono avere paura di spiegarsi e accogliere Dio”.