Gita al Guido Reni e intervista a Silvia Treglia, docente di Educazione Fisica

a cura di Elena Piccinini e Silvia Corradi

Lo scorso mercoledì 28 novembre le classi della scuola media e superiore del nostro Istituto hanno partecipato all’uscita didattica presso il Museo Guido Reni di Roma che, in questo periodo, sta ospitando cinque grandi mostre a tema scientifico. Tra i padiglioni visitati quello dedicato al Cosmo, con reperti originari della Nasa, e quello della scienza interattiva (Scientopolis). Nonostante il tempo e il traffico tipico di giornate piovose, la gita è stata davvero apprezzata da tutti noi perché abbiamo avuto modo di divertirci e, al tempo stesso, entrare nel meraviglioso mondo della scienza e del mondo naturale.

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Proprio per questo abbiamo pensato di fare qualche domanda alla Prof.ssa Treglia, docente di educazione fisica e organizzatrice dell’uscita al Guido Reni.

D. Perché ha scelto il Museo Guido Reni come meta per un’uscita didattica?

R. Perché mi affascinato il fatto che trattasse argomenti scientifici e poi il fatto che anche voi potevate vivere il tutto come un’esperienza interattiva, infatti Scientopolis aveva dei veri e propri laboratori che potevate sperimentare.

D. Ci sono stati degli ostacoli nell’organizzazione dell’uscita?

R. Sì, inizialmente abbiamo dovuto cambiare data perché il numero di partecipanti era elevato e l’organizzazione dei padiglioni del museo non riusciva a garantire l’ingresso di tutto il gruppo nel giorno stabilito. Un’altra difficoltà è stata quella di trovare la disponibilità di tre pullman che potessero accompagnarci. Infine la struttura non offriva un servizio adeguato per l’accoglienza dei gruppi scuola: il bar aveva prezzi molto elevati e non era dotato di spazi sufficienti per ripararci dalla pioggia. Nonostante le difficoltà iniziali, è andato tutto bene e ci siamo divertiti.

D. Come ha organizzato l’uscita?

R. Innanzitutto abbiamo dovuto chiamare la segreteria del museo per informarci sui prezzi e sulle disponibilità dei giorni e delle guide, successivamente abbiamo richiesto l’autorizzazione dei genitori degli alunni e, raccolte le adesioni e i soldi, abbiamo fatto il bonifico che ha consentito al museo di mandarci i biglietti per partecipare alle due mostre previste. Ogni classe ha visitato due padiglioni dedicati a temi scientifici diversi.

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