di Melissa Fedullo
Nonostante le feste natalizie siano finite da un po’, risuona ancora l’eco delle polemiche inerenti ai danni causati dai botti di capodanno. Notizia di qualche giorno fa sono i commenti del bilancio ufficiale della Polizia di Stato per questo ultimo dell’anno: 216 feriti (di cui 41 minorenni), tra cui 13 gravi.
Le campagne di sensibilizzazione insieme al divieto di utilizzare botti e petardi, sancito da quasi tutte le città italiane, sono stati abbondantemente ignorati. All’inizio del 2019 i feriti sono 658, contro i 519 del 2018, i casi più seri sono stati registrati a Milano e Benevento. Tra questi ricordiamo una donna di 37 anni colpita al petto dall’esplosione di un razzo e oggi viva per miracolo dopo un’importante operazione chirurgica, o le numerose persone che hanno riportato lesioni agli occhi e al volto. Per tutte queste ragioni e per la gravità di una situazione che negli anni non accenna a ridimensionarsi, le forze dell’ordine di concerto con il Governo stanno già lavorando per mettere a punto delle serie misure restrittive che possano fermare per sempre questi episodi drammatici.