di Giulia Lupoli e Azzurra Bianchi
Lo scorso dicembre è uscito in tutti i cinema “Come un gatto in tangenziale”,un film comico che ha quattro protagonisti: Monica, Giovanni, Agnese e Alessio. Giovanni, rientrato da Bruxelles per motivi di lavoro, scopre che sua figlia Agnese di 13 anni si è fidanzata con Alessio, ragazzo proveniente da un quartiere malfamato di Roma. Così Giovanni inizia a seguire Agnese per scoprire qualcosa in più e, lungo la strada che lo porterà nella periferia di Bastogi, ha modo di incontrare Monica, madre di Alessio. Il primo impatto non è proprio dei migliori visto che la donna distruggerà il parabrezza del povero Giovanni con una mazza da baseball. Una volta giunto nel palazzo in cui abitano Monica e Alessio, Giovanni tenta di dissuadere la figlia dal frequentare gente di così bassa estrazione sociale. Nemmeno Monica è entusiasta all’idea che il figlio si fidanzi con una persona altolocata, così Giovanni cerca di allearsi con la donna per far ragionare i ragazzi. L’unione tra i due però è destinata a durare. A questo punto Giovanni e Monica iniziano controvoglia a frequentarsi e a entrare in contatto con le rispettive famiglie. Giovanni sta crescendo Agnese da solo, poiché la madre – Luce – si è trasferita in Francia dove coltiva lavanda per profumi. Alessio vive invece in una famiglia numerosa con la madre e due zie, Pamela e Sue Ellen, due ladre che trascorrono la giornata davanti alla televisione, mentre il padre – Sergio – è in carcere da anni. Monica invita Giovanni e Agnese a trascorrere una giornata al mare; Giovanni ricambia la domenica successiva, portando Monica e Alessio nell’isolata Capalbio. Entrambi i genitori faticano ad ambientarsi in una realtà che percepiscono come lontana dal loro modo di vivere. Quando Luce rientra dalla Francia, Monica invita tutta la famiglia a pranzo a casa sua. In quest’occasione irrompe Sergio, appena uscito dal carcere grazie a un indulto, che manifesta il proprio disprezzo per il lavoro dei genitori di Agnese. Luce, che da giovane ha combattuto molte battaglie a favore della borgata, è scioccata dal contesto in cui rischia di vivere Agnese. Agnese e Alessio si lasciano, con le famiglie che tornano alle rispettive vite. Tuttavia Monica, che durante il pranzo ha preso le parti di Sergio, ha capito che c’è un fondo di verità nelle parole di Giovanni e, quando l’ex marito finisce nuovamente in carcere, inizia a informarsi sui fondi europei. Giovanni vola a Bruxelles per ottenere l’erogazione dei fondi. Durante il discorso davanti alla commissione abbandona il testo scritto, raccontando ai parlamentari come sia veramente difficile la vita nelle periferie multietniche. Monica utilizza i fondi per avviare un’attività di pizza insieme al vicino di casa indiano. Una sera effettua una consegna in centro, scoprendo solo in seguito che la consegna era diretta a Giovanni e alla stessa Monica. Il film si chiude con l’immagine dei due che consumano la pizza in un parco, lasciando forse intendere di avere intrapreso una storia d’amore.